La Cucina "interiore"


La cucina è un luogo magico, dove le alchimie di centinaia di migliaia di anni d'esperienza prendono vita e dove l'amore e le conoscenze dei nostri genitori e nonni si materializzano per darci ogni giorno energia e salute.
Quì, in questo spazio vengono preparati i nostri cibi, quindi  non deve mai essere il luogo dove si consumano i cibi, per evitare a chi mangia di essere disturbato da odori eccessivi, “mescolati” ad immagini di padelle unte, scarti di cibo ed attrezzi d'uso.

Mangiare, deve essere un momento da vivere intensamente, sia personalmente sia in termini conviviali e per questo "il mangiare" necessita di un ambiente consono, dove l’armonia dell’arredo deve invitare alla serenità, alla parola ed al pensare, pertanto bisogna evitare di mangiare nello stesso locale cucina, che deve essere un “laboratorio” di trasformazione e trasmutazione degli elementi  e non potrà mai essere quel luogo che fa crescere ed riequilibrare la nostra energia spirituale attraverso quella meravigliosa genesi che trasforma quei doni, regalatoci dalla natura, in nutrimento per il nostro corpo ed il nostro pensare..

Una persona, per risparmiare invece di usare una tovaglia di cotone o di lino,
dove appoggiare i propri piatti, potrebbe usare dei fogli di un quotidiano…ma è questo che vogliamo dalla nostra vita?

Ognuno di noi merita il meglio quindi creiamo situazioni di armonie e d’amore e non sempre al ribasso che possono svilire la nostra natura di anime in evoluzione spirituale.

Comprendiamo che a volte una persona od una famiglia si trovi in una casa non progettata in questo modo, ma con un po’ di pazienza ed alcuni accorgimenti la vostra casa “materiale” potrà trasformarsi nella vostro “tabernacolo” spirituale.

Progettiamo ed organizziamo la Nostra cucina

La cucina è uno dei locali più importanti della nostra casa e non deve essere sacrificato nei suoi spazi.
Quanto deve essere grande la “nostra cucina?
Cucina Sbagliata perchè priva ai lati del punto fuochi di appoggi di lavoro


Facciamo un po' di conti. 
Cucina con appoggi di lavoro ai lati del punto fuoc

1 Lo spazio o ingombro dei passaggi PORTA E PORTA FINESTRA.

2 Un armadio DISPENSA o più stipetti  per collocare tutti i prodotti a lunga conservazione (120 x  45 x 60 h)

3 Un grande FRIGORIFERO e congelatore per conservare alimenti freschi o surgelati (85 x 60 x 180 h)

4 Un bel TAVOLO dove appoggiare le cose, i piatti e dove lavorare ( 100 x 70)

5 Un PIANO DI LAVORO per svolgere le prime operazioni di cucina, come la  pulizia e i tagli per esempio) 100 x 60

6 Un PIANO DI LAVORO per collocare due o tre macchine assolutamente necessarie come un robot o una planetaria da banco (60 x 60)

7 Un grande LAVELLO A DOPPIA VASCA per lavare i cibi, per scolare, per lavare gli utensili, ecc. ( quella con l'acqua corrente è una fase troppo importante e delicata) (100 x 60)


8 Un PIANO COTTURA  e due zone attigue di servizio di APPOGGIO PER PENTOLE E PADELLE in fase di precottura e post cottura 100 x 60

9 I PASSAGGI e la valutazione dello spazio necessario per DUE PERSONE che “lavorano in cucina.

Totale: Considerati la collocazione di porta e porta-finestra e occupazione delle pareti della cucina con mobili e stipiti + piano macchine e appoggi + frigorifero  + piano lavoro + lavello + appoggio- cottura- appoggio ci occorrono circa 9 mq. 12 mq.

Progettiamo le dimensioni ed altezze

Fondamentale nel progettare la nostra cucina è il pensiero ben presente di chi usera questo spazio ed ovviamente quant'è alta la persona "cuoco" , quindi la cucina dovrà essere a nostra immagine e somiglianza. Ovviamente nel progetto dovete calcolare le distanze e spazi coperti da un solo cuoco, con la possibilità della presenza di un secondo cuoco o aiutante.
Gli spazi di preparazione dei cibi, della loro cottura e collocazione nei piatti saranno fondamentali come ricordarsi se il cuoco che userà questa cucina é destrorso o mancino.


Quindi fermi davanti al punto fiamma facciamo un cerchio ideale con un raggio di un metro entro il quale il cuoco dovrà trovare tutti i suoi appoggi e strumenti essenziali per la cottura.  Importante avere subito dopo il lavello.

Sempre nella stessa posizione, di fronte ai fuochi, mettersi in attenti con le braccia parallele al corpo, alzare lentamente il braccio d’uso dominante (destro o sinistro) e fermarsi quando in braccio forma un  angolo di circa 45 gradi.

In questa posizione dovreste essere comodi ad impugnare il manico d’una padella.
Se non siete comodi dovete regolare le altezze dei fuochi e dei mobili di cucina.
Le misure standard sono misure sempre da correggere, pertanto per le persone più alte si dovranno alzare i mobili e per le persone più basse (come molte donne) si dovranno abbassare.  (di lato posizione corretta)
Altezze dei mobili a stipite rispetto il piano lavoro

altezze dei mobili base rispetto all'altezza del "cuoco"


Queste regolazioni sembrano esagerate ma dovete comprendere che:

1.    è fondamentale lavorare bene ed in una posizione retta e non curva o in punta di piedi;

2.    le posizioni corrette sono fondamentali per evitare incidenti durante il lavoro. Vi ricordiamo che nel 2007 vi sono stati 3,3 milioni di incidenti domestici in Italia.

Il cuoco


Questa persona magica dai poteri quasi sovrannaturali  che "cucinerà" per se stesso o per tutta la famiglia dovrà “costruirsi” attorno a se la sua cucina, che conoscerà ad occhi chiusi. 
Tutto dovrà essere alla portata di mano che significa a livello di lavoro, dove senza spostarsi potrà raggiungere tutti gli strumenti nel momento della cottura.
Altra caratteristica fondamentale di chi deve cucinare è l’armonia e la serenità. 
Mai in termini assoluti cucinare se si è nervosi o di fretta. Meglio sedersi e mangiare una mela piuttosto che cucinare caricando i nostri cibi d’energia “negativa”:
Se la passione ci giunge come un'illuminazione e l’assimilazione d’una cultura famigliare e collettiva l’abilità si apprende con il tempo, le prove e lo studio.

Bisogna:
1.    conoscere bene gli alimenti e capirne la struttura e le caratteristiche (sapori, odori, consistenza, adattabilità, cottura ecc.)
2.    precisi nel creare equilibri con il sapiente uso degli ingredienti e delle spezie ed erbe aromatiche;
3.    puntuali nei tempi di preparazione e di cottura
4.    attenti nell’uso dei dominanti come il sale, il pepe, il peperoncinio ecc. ricordandoci che noi quando cuciniamo creiamo armonie per gli altri e quindi il soggetto finale non è il cibo ma chi lo mangerà;
5.    rispettosi quando si fa una ricetta “codificata” nel usare gli ingredienti e tecniche frutto d’una grande tradizione culinaria. Quindi se cuciniamo una carbonara useremo il guanciale e non la pancetta affumicata e non si utilizzerà parmigiano ma pecorino romano. Se invece la volete fare come vi piace chiamatela con un altro nome e non con quello codificato.
6.    evitate di prendere delle “dipendenze” che nell’uso di alcuni dominanti (aglio, peperoncino, tamari, salse varie ecc.) renderebbero tutti i vosti cibi troppo simili gli uni con gli altri, questo vale anche per l’uso del limone e dell’aceto.
7.    non confidate né nella fortuna né tantomeno nei vostri passati successi, perché una nuova ricetta fa provata e perfezionata prima di eseguirla per altri.
8.    studiare le ricette storiche e le “cucine” d’altri paesi per capirne le caratteristiche e l’uso di nuovi ingredienti.

Poi c'è la necessità dell'ingrediente più importante: L' AMORE


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